“Creare progetti per vedere cosa siamo in grado di immaginare e presentarsi, alla richiesta di contributi con entusiasmo tanto da invogliare chi poi deve erogare il contributo per la realizzazione del progetto”. Questo, secondo il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli, è il modo giusto per far sviluppare un territorio come Montalcino. Lo ha affermato ieri sera, nei locali del Borghetto, durante l’incontro che il Quartiere organizza ogni anno nel mese di aprile. “Sant’Agostino è l’esempio di quanto sia importante la sinergia tra pubblico e privato. Con l’inizio dei lavori sul complesso a Montalcino si è innescato un meccanismo di collaborazione tra pubblico e privato, non solo per grandi opere ma anche per “questioni” più piccole e di normale amministrazione, necessario per lo sviluppo del territorio”.
Partendo proprio dai lavori sul complesso di Sant’Agostino Franceschelli ha spiegato che i 4/5 della struttura hanno già una loro specifica funzione e “collocazione” ma che resta ancora 1/5 della struttura che, ad oggi, non ha ancora un “ruolo” ben specificato. La parte più consistente è quella museale che comprende il ritrovato collegamento tra i due chiostri e la piazza interna attualmente in ristrutturazione. Altra parte fondamentale è quella che sarà occupata dalla Scuola dell’Abitare - diretta dall’architetto Edoardo Milesi, che ha coordinato, per conto della Fondazione Bertarelli, i lavori sul complesso – che comprende una foresteria con 26 posti letto per ragazzi e 2 per docenti, spazi per uffici, 5 aule da 10 posti ciascuna ed una cucina di 40 metri quadrati. Qui sarà possibile sviluppare alta formazione oltre che un turismo che, attraverso la didattica, potrebbe superare le barriere stagionali che, ad oggi, riguardano i flussi turistici a Montalcino.
Altra parte è quella dedicata al Consorzio del Brunello che, dopo una serie di problematiche, e con un “contributo” pari ad un milione di euro, dovrebbe andare in porto.
La parte che resta da “assegnare” è quella dove, anni fa, era la sala cinematografica. Qui ci sono due diverse opzioni di destinazione d’uso: potrebbero essere aperti al pubblico come sala convegni per feste o altro o divenire uno spazio museale. Se la destinazione finale fosse quest’ultima, certamente verrebbe emanato un bando di gestione museale che potrebbe veder confluire con la direzione degli spazi di Sant’Agostino, anche quella della restaurata chiesa della Madonna delle Grazie e del Parco del Poggio alla Civitella.
La fine dei lavori sul complesso è prevista per la parte pubblica (compresa la piazza) entro il 30 maggio 2015 mentre per gli spazi che ospiteranno la scuola, entro il 30 giugno 2015.
Altro intervento che si sta portando avanti è il collettore fognario. Se ne parla dal 1992 e, nel 2016, una delle questioni più “spinose” della città di Montalcino potrebbe trovare una soluzione definitiva per mettere in sicurezza il territorio dal punto di vista ambientale: la realizzazione del tanto agognato collettore fognario. La tutela del paesaggio, dell’ambiente e la corretta gestione delle acque sono la rete di salvaguardia dell’ecosistema e, in un luogo come Montalcino, non avere, ancora, un collettore fognario per la gestione di qualità dei servizi idrici, ma, anzi, continuare a scolare a valle acque chiare e nere, è una ferita sempre aperta nel manto stradale, nel territorio e nell’immagine di Montalcino. Per quanto riguarda il primo lotto dovrebbe essere terminato entro la fine dell’anno, mentre entro il 2016 dovrebbero aver luogo le aggiudicazioni per il secondo lotto. Un’opera faraonica che, nel complesso, porterà ad investire una cifra di 4 milioni di euro.
Ci sono altre opere pubbliche che stanno procedendo, una è la ristrutturazione del Teatro degli Astrusi che dovrebbe tornare fruibile entro il 2016, l’altra è l’isola ecologica, oggi in località albergheria ma in attesa di essere trasferita: “il Comune - dice Silvio Franceschelli - è già in accordo con Gianna Neri che cederà 5.000 metri nei pressi della Solfotecnica a Torrenieri.
Parlando di sanità il sindaco Franceschelli comunica che Montalcino, dopo il passaggio ameatino sta tornando sotto l’influenza di Siena, manca solo l’assenso del nuovo consiglio regionale che dovrà insediarsi nei prossimi mesi. Per ciò che concerne la Casa della Salute sembra che ci sia buona rispondenza e ci sarebbe l’intenzione, se possibile, di inserire anche servizi a carattere privatistico e istituire, in collaborazione con la Misericordia di Montalcino, un servizio di trasporto a domanda da far partire dall’autunno prossimo.
Parlare del plesso ospedaliero di Montalcino porta obbligatoriamente a disquisire anche della Chiesa di San Francesco: “versa in condizioni vergognose. La proprietà, la Asl, è stata costretta dalla Sovrintendenza ad intervenire e, ad oggi si stanno facendo dei progetti per accedere a dei finanziamenti. Parte del tetto, quello delle cappelle dipinte dal Tamagni, è stato ristrutturato ma per ora è tutto fermo. Se - spiega Franceschelli - dalla Asl verranno a chiedere una mano in Comune, noi siamo disposti a concedere aiuti purchè gli spazi, poi, vengano aperti anche ad iniziative pubbliche.
Il turismo, poi, per territori come Montalcino, è un argomento da cui non si può prescindere. “Con gli altri sindaci stiamo già lavorando a dei piani comuni di azione: c’è già la volontà di aumentare la tassa di soggiorno e di fornire dei servizi che agevolino il turista: un portale unico dove informarsi, progetti per rendere fruibili la rete di sentieri esistente, una calendarizzazione concreta ed efficace degli eventi della Val d’Orcia”. Altre, poi, sono le strategie turistiche da seguire: lo sviluppo del Treno Natura attraverso un protocollo di intesa già firmato dai 12 comuni di pertinenza e lo sviluppo della Via Francigena anche per il grande aumento che sta avendo, negli ultimi tempi, il turismo religioso.
Ci sono poi due sogni nel cassetto per Franceschelli, che ieri sera ha svelato voler vedere realizzati, se non fosse possibile durante il suo mandato, anche da chi gli succederà.
Uno riguarda la riapertura del “finestrone” sotto il loggiato del Sansovino e l’altro la realizzazione di nuove scuole.
Se i problemi che riguardano la riapertura della finestra di Piazza del Popolo sulla Val d’Orcia riguardano l’impossibilità, dal punto di vista contrattuale, da parte del Comune di imporre, al proprietario della struttura, la riapertura, per la scuola c’è da affrontare il Concorso Internazionale di idee per limiti paesaggistici e la difficoltà di trovare, sul territorio, una zona sufficientemente estesa da consentire la costruzione di una scuola a norma di legge.
Per risolvere i problemi legati al finestrone è necessario fare un piano operativo di regolamento edilizio, che dovrebbe vedere la luce entro giugno 2016, per poi poter procedere alla riapertura mentre per la scuola è necessario uno studio approfondito di fattibilità.
Si è poi parlato con Franceschelli anche di Sagra del Tordo, argomento sempre “caldo” per gli abitanti di Montalcino. Il sindaco ha chiarito che la priorità del Comune è legata ai costumi del Corteo Storico ed al loro rifacimento ma che comunque, visto che di recente si è tornati a parlare di trasferire la gara di tiro con l’arco all’interno della Fortezza, l’amministrazione è disposta a pagare dei tecnici che verifichino quali sono le potenzialità della struttura e cosa, dal punto di vista anche della sicurezza, è possibile inserire, indicando anche i probabili costi. Dopo la perizia di fattibilità il Comune chiarirà la disponibilità economica ma lascerà spazio ai Quartieri di decidere su come strutturare la loro Festa anche, se fosse necessario, attraverso referendum popolari.