La magia delle strade sterrate, l’eroismo del ciclismo, la bellezza mozzafiato dei paesaggi delle Crete Senesi: è iniziato il conto alla rovescia per la decima edizione di “Strade Bianche”, la corsa diventata un appuntamento fisso nel calendario del ciclismo internazionale, tanto da essere definita la “Classica del Nord più a Sud d’Europa”, che si svolgerà nel weekend dell’8 e del 9 marzo. Anche quest’anno il territorio del Brunello sarà protagonista, con i ciclisti che, dopo aver percorso la Cassia ed essere passati da Pomte d’Arbia e Buonconvento, transiteranno sia da Montalcino che da Torrenieri, per poi ritornare sul tragitto che porterà verso all’arrivo di Siena, in Piazza del Campo. Come in ogni edizione, sono attese le più grandi stelle del ciclismo mondiale, sia per la gara maschile che per quella femminile. L’anno scorso a trionfare furono due fuoriclasse assoluti come Tadej Pogacar e Lotte Kopecky, ma tra i partecipanti c’erano anche Julian Alaphilippe, Michal Kwiatkowski ed Elisa Longo Borghini.
Focus: il percorso
Tante le novità nel percorso, con un aumento dei tratti di sterrato, che saranno 81.7 km dei 213 totali nella prova maschile e 50.3 km dei 136 totali nella prova femminile. La corsa maschile quest’anno sarà divisa in 16 settori, saranno 13 invece quelli della corsa femminile. Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto fino a raggiungere il 1° settore sterrato (4.4 km) perfettamente rettilineo con una sola curva a metà e costantemente in lieve discesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (4.8 km), prima vera asperità della corsa che presenta un lungo tratto in salita con pendenze anche oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (6.4 km) altimetricamente meno impegnativo che porta a Ponte d’Arbia da dove, percorrendo la Cassia, si raggiunge Buonconvento
Si affronta quindi la salita di Montalcino (asfaltata) seconda asperità di giornata (4 km, 5%). Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11.9 km) e 6° (8.0 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi.
Dopo il secondo passaggio in Buonconvento si affronta l’inedito settore di Serravalle (9.3 km) che termina appena prima dell’inizio del settore successivo (San Martino in Grania, 9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a tornanti che immette nuovamente nell’asfalto.
A Ponte del Garbo (Asciano) inizia il 9° settore sterrato (11.5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze).
Dopo Castelnuovo Berardenga un breve tratto asfaltato porta a Monteaperti dove subito dopo c’è il 10° settore di soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia dove si entra nel circuito di 30 km.
Dopo Pieve a Bozzone il circuito propone il 11° settore (Colle Pinzuto 2.4 km) con pendenze fino al 15%. Pochi chilometri dopo è posto l’12° settore delle Tolfe (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%). Poco dopo le Tolfe, al primo passaggio, si entra nell’inedito settore della Strada del Castagno (13° settore, 700 m) che porta ad alcuni passaggi impegnativi su asfalto fino a Pontignano, Ponte a Bozzone e San Giovanni a Cerreto dove si imbocca il 14° sterrato (Montechiaro 3.3 km) percorso nelle prime edizioni della corsa. Al termine di questo settore, a Vico d’Arbia, si conclude l’anello
Si percorrono quindi una seconda volta i settori di Colle Pinzuto (15°) e delle Tolfe (16°) svoltando verso Siena quando restano poco più di 10 km all’arrivo a Siena.
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 m in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.