Uno strumento ufficiale per raccontare in maniera oggettiva i caratteri identitari e unici del territorio: così è stata presentata, a Vinitaly, nei giorni scorsi, la nuova mappa geoviticola di Montalcino, realizzata dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.
Di proprietà intellettuale del Consorzio, la carta (realizzata con i soldi pubblici nell’ambito dell’intervento SRG10 Promozione dei prodotti di qualità del Complemento per lo Sviluppo Rurale della Toscana 2023-2027, cofinanziato con il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - Feasr), rappresenta uno dei sistemi più complessi di analisi e caratterizzazione di un territorio che tiene conto non solo della componente geologica del suolo, ma anche del clima, della media delle temperature, dell’andamento delle precipitazioni e dei venti fino all’esposizione e l’altimetria.
“Oggi si presenta - spiegano i Master of Wine, Gorelli e Lonardi - la prima tappa di quello che sarà un percorso edificante nella lettura e nel racconto di un territorio unico come quello di Montalcino. La carta geoviticola, con le sue declinazioni, le sue implementazioni, suggella la forte distintività del Brunello. La complementarietà con il progetto Brunello Forma, intreccia il racconto tra elementi statici e la dinamicità delle annate, esaltando la narrativa dei protagonisti: i produttori”.
La carta, grazie alla stratificazione di analisi e ai valori medi pesati, presenta il complesso mosaico ambientale che caratterizza il territorio di Montalcino, mosaico che determina l’unicità ambientale che definisce l’impronta del Brunello e definisce uno standard di riferimento utile a ogni realtà produttiva che può collocarsi nel proprio specifico contesto, offrendo un dettaglio più accurato sul luogo di posizionamento territoriale dell’azienda stessa e della conseguente interpretazione enologica, così come di ottenere strumenti utili per comprendere il comportamento ponderato di ciascuna annata. Con il contributo delle imprese che forniscono i dati meteoclimatici e i saggi pedologici puntuali, la mappa si figura oggi come uno dei modelli più completi di analisi sensoriale a disposizione nel panorama enoico, pronta ad affermarsi come benchmark a livello internazionale.