“Le elezioni regionali in Toscana hanno registrato un dato emblematico: un’astensione record, segno di una crescente sfiducia dei cittadini nei confronti di un sistema politico che non offre più un’alternativa reale”: inizia così una nota di Hubert Ciacci, ex candidato sindaco e consigliere comunale di Montalcino, per commentare le elezioni regionali, competizione elettorale dove si era candidato alla presidenza della Regione Toscana con Democrazia Sovrana e Popolare, salvo poi non riuscire a raccogliere le firme necessarie per la presentazione della lista.
“Sempre più elettori – afferma Ciacci - scelgono di non recarsi alle urne, delusi da partiti che appaiono ormai indistinguibili nelle politiche e negli obiettivi. I dissenzienti del Movimento 5 Stelle, contrari all’accordo con il presidente uscente Eugenio Giani, hanno trovato espressione nella candidatura di Antonella Bundu, che con oltre il 5% dei consensi ha sfiorato l’ingresso in Consiglio regionale”.
“Sul fronte opposto – prosegue Ciacci -, la Lega subisce un vero e proprio tracollo, passando dal 6,2% delle Europee a solo il 4,3%. Altro che “tsunami”: per il partito di Salvini è arrivato un terremoto politico che riflette la perdita di identità e di credibilità nell’area sovranista. Nel complesso, anche l’intero centrodestra arretra. Una parte importante dell’elettorato sovranista e popolare resta senza una rappresentanza politica autentica, poiché tutte le principali forze si ritrovano oggi sedute “al tavolo di Ursula von der Leyen”, accomunate dal sostegno al modello economico e politico dell’Unione Europea”.
“In questo scenario – continua Ciacci - emerge con chiarezza la necessità di una forza coerente, popolare e realmente sovrana, capace di restituire voce e speranza a chi non si riconosce più nel bipolarismo artificiale tra centrodestra e centrosinistra. Democrazia Sovrana e Popolare si conferma oggi come l’unico progetto politico che mantiene ferme le proprie radici culturali e ideali, e che intende costruire dal basso un’alternativa concreta e indipendente. Serve una forza che non si pieghi ai compromessi di Bruxelles, ma che difenda gli interessi del popolo italiano. Noi ci siamo, e continueremo a esserci”.











