Maestro Brigidi: “il mio amore per la musica inizia dalla banda di Montalcino”

Il Maestro Luciano Brigidi“La passione per la musica viene da lontano da quando ero bambino e volevo seguire le orme di mio babbo e mio nonno, assidui frequentatori della banda di Montalcino. Sono cresciuto a pane e note”. Così Luciano Brigidi, inizia il racconto della sua vita, legata inesorabilmente e visceralmente alla musica. È proprio da Montalcino, suo paese d’origine, e dalla banda della città, in cui entra giovanissimo, che inizia il suo percorso. “Mio padre sognava per me il posto fisso - spiega il Maestro alla Montalcinonews - ed io, per qualche tempo, ho provato ad assecondarlo; ma poi la mia passione, la mia indole musicale, hanno preso il sopravvento, mi sono dovuto adattare e così, a 18 anni, me ne sono andato per studiare al Conservatorio e prendere il diploma”. Da quel momento la sua carriera da musicista professionista ha spiccato il volo: vanta, già da giovanissimo, collaborazioni di primo piano sia dal vivo sia in sala di registrazione. Dopo aver suonato con i migliori musicisti nei più importanti locali della costa romagnola e in Toscana, viene chiamato alla Rca di Roma incidendo molti brani di successo degli anni 70 - con Claudio Baglioni “Questo Piccolo Grande Amore”, “Piazza Grande” e “4 Marzo 1943” per Lucio Dalla, ed è stato bassista fisso della band di Nada - e può andare fiero di aver collaborato a rinomate colonne sonore di film fra le quali spiccano quelle dei fratelli De Angelis e di Ennio Morricone. Ma un’altra passione sta crescendo in lui, quella per la musica classica, la concertistica e il flauto traverso, strumento nel quale si diploma con il massimo dei voti al conservatorio di Frosinone sotto la guida del Maestro Graverini, già primo flauto nell’orchestra sinfonica della Rai di Roma, perfezionandosi successivamente con il grande Severino Gazzelloni all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia di S. Cecilia di Roma. Proprio all’esame di ammissione al corso di perfezionamento con Gazzelloni corrono i ricordi del Maestro Brigidi: “nascere in un piccolo paese condiziona un giovane ragazzo che si trova difronte ad un genio della musica, com’era il Maestro: la soggezione e la tensione mi bloccarono e feci una pessima figura. Il Maestro, però, si accorse delle mie potenzialità e del fatto che l’emozione mi aveva bloccato e mi disse di tranquillizzarmi e di ripetere l’esame. E così feci. Suonai una “Partita di Bach” in modo strepitoso, non lo dimenticherò mai”. Alla fine della Masterclass, ispirato dai saggi di fine corso, inizia un’attività concertistica di grande successo che dura una decina di anni. Tra le varie collaborazioni si annovera quella con l’“Insieme Barocco Toscano”; partecipa a importanti rassegne musicali quali il “Festival delle Nazioni”, il “Festival di Musica Barocca di Todi”, il “Festival di Musica Barocca” alla Certosa di Firenze, i concerti di musica Barocca di Bergamo e Cremona, i concerti organizzati dagli “Amici della Musica Tartini” di Roma. Collabora con l’“Ottetto Vocale Italiano” e, nel 1980 parte per una brillante tournèe in nord Europa, esibendosi tra l’altro a Strasburgo, Amsterdam, L’Aia, Bruxelles dove partecipa alla rassegna dei “Concerts de Midì” promossi sotto l’egida della regina Fabiola. Insegna, poi, flauto al conservatorio L. D’Annunzio di Pescara e vince la cattedra presso l’Istituto pareggiato “R. Franci” di Siena. Piano piano, si avvicina, da diligente autodidatta, ad un altro modo ancora di fare musica: la direzione e la composizione. È una sorta di “colpo di fulmine”: infatti, fin dal 1974, partendo con Castiglion D’Orcia, Sarteano e Montalcino, dirige le bande di paese. “L’esperienza dei vari generi che ho acquisito durante i miei studi e la mia carriera, mi ha agevolato molto nella direzione e mi ha aiutato a trasmettere, ai musicanti delle bande che dirigevo e dirigo, una musicalità tale da riuscire a portarli a vincere diversi premi internazionali molto prestigiosi. È grazie alla “fama” che ho raggiunto nell’ambiente che, nel lontano 1987, fui chiamato a dirigere anche la Banda del Palio che seguo ancora oggi”. Oggi, il Maestro, continua la sua attività anche con la banda di Montalcino, mai lasciata dal 1974, e dirige anche la Corale della città, nata nel 1995.

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