Si apre un nuovo capitolo a Montalcino, una nuova storia che parla di personaggi e, soprattutto, di vino. I protagonisti? Gianfranco Soldera, a capo della cantina Case Basse, ed il suo “Toscana Igt Soldera 100% Sangiovese”. Nato nel 2013 e lanciato da Gianfranco Soldera con una nota stampa ad aprile 2013, dopo lo sversamento di 626 ettolirti del suo Brunello di Montalcino, diviene, oggi, il nuovo e unico fiore all’occhiello della cantina Case Basse.
Stando a rumors, ben accreditati, sembrerebbe che Soldera produrrà e commercializzerà, d’ora in avanti, soltanto il “Toscana Igt Soldera 100% Sangiovese”. Addio Brunello di Montalcino Soldera, quindi, un saluto definitivo che, forse, era già stato scritto in primavera, quando, il 23 aprile 2013, il famoso produttore, di origine friulana, già broaker assicurativo, uscì dal Consorzio del Brunello di Montalcino.
Un nuovo nome e una nuova etichetta che si posiziona, sempre, sul mercato, ad un’alta fascia di prezzo. Che il target del “Toscana Igt Soldera 100% Sangiovese” sia molto alto lo conferma la Heres, la società di distribuzione della cantina Case Basse, che, alla Montalcinonews, comunica il prezzo a bottiglia di 220 euro più Iva. Un prezzo che, in enoteca, finisce spesso per essere ricaricato con punte, anche, del 100%.
Le bottiglie di Sangiovese in purezza Soldera saranno in commercio corredate da una scheda tecnica completamente diversa e innovativa: composta da dati che solitamente si trovano negli studi universitari e che rimangono “oscuri” al grande pubblico. Nella scheda che accompagna il nuovo Igt di Case Basse (e che riproduciamo), un nuovo prodotto della cantina che differisce dal “classico” Brunello di Montalcino Soldera per i 64 mesi di permanenza in botte grande, c’è l’approfondimento, condotto dal professor Massimo Vincenzini dell’Università degli Studi di Firenze sui lieviti: a Case Basse, nella prima fase di fermentazione vengono usati i non-Saccharomyces (Kloeckera apiculata e Metschnikowia pulcherrima), lieviti indigeni che poi vengono, già dal terzo giorno, sostituiti dai più forti, e i più comuni Saccharomyces cerevisiae.
Altro elemento di novità è dato dalla presenza nella scheda, del profilo antocianinico, e di quello sensoriale, eseguito con il metodo Trial Test, condotto dal professor Luigi Odello del Centro Studi Assaggiatori di Brescia. Ultimo elemento di novità è la tracciabilità molecolare, condotta dalla dottoressa Rita Vignani dell’Università degli Studi di Siena. La nuova scheda è, quindi, un’innovazione rispetto alle informazioni di cui, solitamente, il consumatore dispone perché ricca di elementi e studi tecnici specifici sul vino.
Una novità anche per tutto il Brunello di Montalcino dove molti altri produttori producono Igt con 100% Sangiovese ma nessuno aveva ancora corredato il proprio vino di una scheda tecnica specifica come quella di Case Basse. A ben guardare l’arrivo di un Igt a Case Basse, non rappresenta, però, una novità assoluta. Nel passato, è stato il turno dell’“Intistieti” e, più recentemente, di “Pegaso”. Eppure, il “Soldera 100% Sangiovese 2006”, “profuma” di vera novità. La sua etichetta assomiglia da vicino a quella del Brunello di Case Basse, tranne per l’assenza della dicitura Brunello di Montalcino. Quasi un “segno” di una possibile e totale “brandizzazione” a marchio Soldera del Sangiovese prodotto a Case Basse. Un affrancamento completo dalla denominazione (ma anche dal territorio) che potrebbe proiettare i vini di Soldera nella dimensione assoluta del “brand per il brand”. Un addio, dunque, per Gianfranco Soldera, non solo al Consorzio del Brunello, ma anche alla denominazione?
Scheda tecnica Toscana IGT 2006 Soldera
dati a cura di 3BMeteo
23 maggio 2025 17:30