“Le unioni comunali del Pd di San Giovanni d’Asso e Montalcino, si sono riunite per esaminare la situazione economica e sociale delle rispettive comunità. Le stesse unioni comunali sottolineano che per mantenere i buoni livelli di efficienza nei servizi ai cittadini ed ulteriori possibilità di crescita economica e di lavoro in distretti rurali a bassa densità abitativa come i nostri, occorre siano adeguati gli strumenti amministrativi ai mutamenti in corso e per questo si rende necessaria una sempre più stretta cooperazione e integrazione tra i territori e le forze economiche e sociali che vi insistono”. Così recita il documento delle Unioni Comunali del Pd di Montalcino e San Giovanni d’Asso e che il Corriere di Siena ha riportato ieri tra le sue pagine. “Certamente - prosegue il documento - i nostri territori hanno delle peculiarità specifiche che impongono il rispetto di taluni presupposti in quanto gli stessi sono sede di importanti produzioni agricole a marchio territoriale e delimitazione geografica che ne hanno consentito uno sviluppo formidabile. Per questo si legge nel documento - ogni percorso amministrativo non può che considerare tali elementi, che divengono irrinunciabili ed impongono tutela. Occorre precisare che ogni e diverso assetto da quello amministrativo attuale non potrà prescindere dal mantenimento del nome Montalcino, l’istituzione del Municipio di San Giovanni d’Asso come istituzione di garanzia e di prossimità per l’erogazione e il miglioramento dei servizi, la tutela dell’attuale zona di produzione vinicola del Brunello di Montalcino e delle altre produzioni tutelate dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nonché il rispetto e la tutela delle aree di raccolta e valorizzazione del Tartufo Bianco delle Crete Senesi che deve mantenere le sue attuali prerogative insieme alla tutela e ulteriore valorizzazione di San Giovanni d’Asso come centro principale di valorizzazione dell’economia del tartufo”. Per queste ragioni le unioni comunali del Pd di San Giovanni d’Asso e Montalcino hanno dato mandato ai sindaci e ai propri gruppi consiliari di avviare un percorso istituzionale finalizzato alla verifica tecnico/amministrativa degli effetti in termini di possibilità, benefici e problematiche per l’ipotesi in cui si addivenga ad una fusione tra i due territori”.
dati a cura di 3BMeteo
24 maggio 2025 19:00