Correva l’anno 1553 quando le milizie italiane, tedesche e spagnole, capitanate da Don Garcia di Toledo, cognato del Granduca di Toscana Cosimo I, puntarono su Montalcino dove popolo ed eserciti senese e francese si armarono per resistere. L’assedio durò ottantuno giorni al termine dei quali, richiamate a Napoli, le truppe assedianti decisero di ritirarsi tentando, però, un ultimo attacco. È in questo momento, proprio quando provarono ad entrare in città che, secondo la leggenda, apparve loro la Vergine che, da sopra la Fortezza col suo manto, proteggeva il paese. Un’immagine che porta il destriero su cui cavalcava il capitano a inginocchiarsi e Don Garcia a decidere di ritirarsi offrendo a Montalcino una statuetta d’argento in ricordo dell’apparizione. È da quel momento che gli abitanti della città saranno devoti alla Vergine detta del Soccorso ogni 8 maggio. Proprio in questa occasione si venera la sua immagine, una tavola del XIV secolo, coperta durante tutto l’arco dell’anno e che viene svelata ai fedeli solo nei giorni in cui la Chiesa festeggia la Vergine. Un rapporto profondo, quello che lega i cittadini di Montalcino con la loro protettrice, una relazione intima come quella che c’è tra una madre ed i propri figli, fatta di riverenza, venerazione, soggezione e devozione, ma anche di affetto, fiducia, complicità e confidenza. Ed è proprio per questo che gli abitanti di Montalcino scelgono, da sempre, di onorare la Madonna del Soccorso, attraverso rituali, sacri o profani che siano, a cui sono molto legati e che creano, ogni anno, suggestioni ed emozioni particolari. È l’offerta del cero, il corteo guidato dai tamburi, dalle chiarine e dai figuranti dei Quartieri, che precede il canto delle Litanie, ad inaugurare il lungo cerimoniale che la banda, altra istituzione centenaria che caratterizza la città del Brunello, scandisce durante tutta la giornata dedicata alla Vergine. Emozioni forti che, ogni anno, coinvolgono la popolazione e uniscono tutta la cittadinanza. Ma non finisce qui: elemento importante sono anche gli appuntamenti “profani” che, da tradizione, cadenzano i rituali religiosi delle giornate in onore di Maria Santissima del Soccorso. Sono i Quartieri, anima del territorio, ad organizzare una merenda-cena con i prodotti della cucina locale accompagnati da musica dal vivo in Piazza del Popolo, luogo che rappresenta, per la comunità di Montalcino, la condivisione e lo stare insieme nei momenti di festa. Sempre in Piazza la confraternita della Misericordia organizza l’immancabile tombola e, per finire, la Fortezza, come una quinta scenografica, fa da palcoscenico ai sempre presenti fuochi d’artificio, che chiudono i festeggiamenti.
dati a cura di 3BMeteo
23 maggio 2025 17:30