Un risultato storico: due stelle Michelin per Montalcino

Gli chef Matteo Temperini e Domenico Francone (foto Francone: Paolo Biava)Un risultato storico per Montalcino. Oggi si sono svelati i ristoranti stellati dell’edizione n.68 della Guida Michelin, la più prestigiosa. Accanto alla conferma per il terzo anno consecutivo del ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone, la “new entry” è Campo del Drago di Rosewood Castiglion del Bosco che ha ottenuto la sua prima stella Michelin, ambito riconoscimento assegnato dall’autorevole guida. Una notizia di valore per il territorio di Montalcino che conferma la propria eccellenza in ambito enogastronomico. La Sala dei Grappoli di Castello Banfi, azienda leader del territorio, è ancora una volta tra i big della ristorazione: premiato il talento dello chef Domenico Francone, già ai fornelli per il tristellato Heinz Beck. “Per noi - commenta alla Montalcinonews Enrico Viglierchio, presidente di Banfi Srl - la conferma della stella Michelin è sicuramente importante e ci fa immensamente piacere perché testimonia l’impegno ed il lavoro fatto in questo anno. Il riconoscimento della Michelin è qualcosa di speciale per noi ma anche per tutto il territorio che è capace di offrire una esperienza territoriale a 360°. Il premio per Campo del Drago ci rende molto felici perché è importante per tutta Montalcino, ci auguriamo che ne possano arrivare altri. Avere due stellati significa mettere una bandierina di eccellenza per il nostro territorio”.

Sotto la guida dello Chef Matteo Temperini (classe 1974 di Poggibonsi), Campo del Drago, festeggia la sua prima stella Michelin. Matteo utilizza solo ingredienti provenienti dalla sua Toscana, selezionando personalmente i fornitori locali. Tra i punti di forza c’è la cura dell’orto biologico all’interno del Resort, insieme all’orticoltore di fiducia, affinché le verdure siano protagoniste in ogni piatto. Tra quelli più celebri di Matteo c’è il tortello di stufato di manzo, spezie di panforte e tartufo nero. “Siamo onorati - ha commentato Mirko Marchi, Managing director di Rosewood Castiglion del Bosco - di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, che rappresenta il frutto di un percorso fatto di passione e dedizione da parte del nostro talentuoso team che ha lavorato instancabilmente per raggiungere un traguardo tanto importante. Inoltre, conferma il nostro impegno nell’offrire un’esperienza culinaria straordinaria, profondamente legata alla destinazione. Sono molto orgoglioso di tutti loro”.

Temperini ha lavorato in Francia dove il leggendario Alain Ducasse lo ha nominato prima sous chef nel suo ristorante parigino Spoon - Food and Wine, e poi chef de partie nel suo rinomato locale tre stelle Michelin Le Louis XV a Monaco. A questo apprendistato stellato sono seguite esperienze lavorative a New York, Lugano e Macao, che hanno consentito a Matteo di ampliare i propri orizzonti gastronomici. Tornato in Italia, dopo un periodo come chef de partie presso l’Enoteca Pinchiorri di Firenze ha assunto un ruolo di primo piano nel ristorante Il Gallopapa a Castellina in Chianti, dove ha conquistato nel 2002 la prima stella Michelin. Nel 2008 Matteo è diventato Executive Chef dell’Hotel Le Sirenuse di Positano e ha portato il ristorante La Sponda a conquistare la prima stella Michelin nel 2011, riconoscimento che ha mantenuto da allora. Nel 2019 è entrato a far parte di Rosewood Castiglion del Bosco. “È un onore e una grande emozione aver portato la stella Michelin al Campo del Drago - commenta Temperini -. La Toscana è la mia terra, e poterne valorizzare gusti, sapori e tradizioni attraverso la mia cucina è la più grande soddisfazione. È infatti dalla Toscana e dai suoi incredibili frutti e prodotti che quotidianamente traggo ispirazione, che poi elaboro insieme alla mia splendida brigata. A questa e al team di Rosewood Castiglion del Bosco va tutta la mia gratitudine per condividere emozioni, fatiche e autentici momenti di vita insieme. Senza mai mollare”.

Tra i premiati durante la presentazione della Guida Michelin che si è tenuta a Corte Franca (Brescia) c’è anche Stefano Quero, sommelier del ristorante “Condividere” di Torino, vincitore dell’“Award Michelin Sommelier 2023”, l’esclusivo premio che il Consorzio del Brunello (partner della manifestazione) assegna ogni anno a chi si è distinto nella divulgazione della conoscenza dei vini del territorio di Montalcino. A consegnare il premio, una magnum di Brunello di Montalcino 2017, il direttore del Consorzio Michele Fontana. Si rinnova così la partnership tra il Brunello e Michelin una collaborazione nata nel 2014 e rafforzata nel 2018 con l’istituzione di un riconoscimento speciale.

“Con l’assegnazione della stella Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco, Montalcino raddoppia la propria presenza stellata su territorio. Nell’ultimo biennio i ristoranti di due nostre aziende vinicole hanno infatti conseguito la stella Michelin: ci sembra un buon modo per concentrare l’attenzione sulla qualità di un territorio che si riconosce in un comun denominatore, il vino, ma che è in grado di esprimere mille eccellenze. Per questo facciamo i complimenti alla new-entry Tenuta Castiglion del Bosco e allo chef, Matteo Temperini, e al ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone per conferma della stella”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco.

“Riteniamo - ha aggiunto il presidente del Consorzio a tre giorni dall’avvio di Benvenuto Brunello (11-21 novembre) - che per un territorio come Montalcino sia fondamentale lavorare sulla qualità totale, nel vino come nell’ospitalità o nella ristorazione. È un obiettivo strategico per affermare l’immagine di un territorio che deve essere sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo”.

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