Il vino italiano nella grande distribuzione è in flessione ma il Brunello di Montalcino va in controtendenza. Un consuntivo negativo del 2022, dai tre mercati stranieri fondamentale per il vino italiano - parliamo di Usa, Uk e Germania - che valgono la metà delle esportazioni, arriva nero su bianco dai dati elaborati dall’Osservatorio del Vino Unione Italiana Vini (Uiv) - Vinitaly su base Nielsen-IQ, approfonditi da WineNews.it. Guardando alle denominazioni, secondo l’Osservatorio, nell’ultimo anno, forti erosioni dei volumi venduti negli Usa per Chianti (-9%), Lambrusco (-13%), Montepulciano d’Abruzzo (-12%), e rossi piemontesi (escluso Barolo, -10%), mentre prosegue in scia positiva la corsa del Prosecco, a +4% (+41% sul 2019), e sul versante dei rossi, cresce del 5% il Brunello di Montalcino. Nei tre top buyer, nel 2022, sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino italiano (-9% sul 2021), per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Sulle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro. Fra i tre mercati, le performance generali peggiori si registrano in UK (-11% volume e -8% valore), mentre gli Usa smorzano a -2% l’erosione in valore (2,1 miliardi di euro), limitando il minus a volume a -5%. La Germania al -7% valoriale affianca una perdita del 10% volume (1,7 milioni di ettolitri). Va però considerato, rileva l’Osservatorio, la riapertura del fuori casa, con un mercato della ristorazione dato in crescita consistente. Un ritorno alle normalità del pre-Covid anche se non va dimenticata la crisi economica che ha il suo peso.
dati a cura di 3BMeteo
6 giugno 2025 17:00