“La tanto denigrata annata 2018 e l’altrettanto impegnativa (se non addirittura di più) annata 2017 offrono nel complesso vini migliori di quanto mi aspettassi”. A dirlo è Ian D’Agata, wine writer tra i più esperti e profondi conoscitori del vino italiano, su TerroirSense Wine Review, la testata online di cui è Editor-in-Chief. “Credo che l’annata 2018 offra Brunello migliori di quanto comunemente si creda – scrive l’ex firma di Decanter e Vinous – alcuni sono addirittura stellari. La Riserva 2017 paga invece un prezzo all’annata estremamente calda, ma anche qui si possono trovare delle gemme”. “Chiaramente – prosegue D’Agata – non si tratta di due annate particolarmente memorabili, ed è necessario scegliere con attenzione al momento dell’acquisto per selezionare i migliori vini (…). La cosa migliore è che entrambe le annate hanno dato vini facili da bene, da degustare mentre si aspetta l’invecchiamento in cantina delle 2013, 2015 e 2016”. Tre annate che D’Agata giudica tra le migliori degli ultimi trent’anni. Anzi, quattro annate, visto che considera anche la 2019, che uscirà sul mercato il prossimo anno.
dati a cura di 3BMeteo
22 maggio 2025 20:00