Il Soldera Case Basse, con il Brunello di Montalcino Riserva 2001, con un valore di 1.188 euro, alla posizione n. 3 e il Brunello di Montalcino Riserva 1951 Biondi-Santi, alla posizione n. 9, con un valore di 538 euro, entrambi nella “Top 10”, poi ancora due bottiglie di Brunello di Montalcino Corso 2019 Stella di Campalto, dal valore di 375 euro, alla posizione n. 19: sono le etichette di Brunello dal valore più alto sui mercati d’asta, secondo i numeri iDealwine, leader mondiale delle aste di vini online e prima casa d’aste in Francia, che ha pubblicato il suo “barometro annuale”, un report contenente un’analisi dettagliata sul mercato dei fine wines e sulle loro principali tendenze all’asta.
Il Brunello di Montalcino è presente anche nella “Top 20” delle tenute più apprezzate d’Italia, dove c’è una grossa presenza in generale della Toscana (7 su 20, solo il Piemonte fa meglio con 13), e dove Montalcino spicca con Biondi-Santi Tenuta Greppo alla posizione n. 14, con un valore scambiato di 8.410 euro, Case Basse di Gianfranco Soldera alla posizione n.17 (8.175 euro), Il Poggione (6.495 euro) alla n.19 e Casanova di Neri alla n.20 (6.435 euro).
La Toscana, insieme sempre al Piemonte, è la regione italiana protagonista per il mercato del collezionismo e delle aste del vino, con la bottiglia n. 1 in classifica, il Masseto 2001, gioiello enoico del Gruppo Frescobaldi, acquistata in Italia per 1.313 euro, e con la Tenuta Ornellaia. Come del resto, ci sono, chiaramente, le due icone del vino italiano, come Gaja e Marchesi Antinori, con le loro etichette top nei loro territori storiche, aziende anche che, negli anni, hanno investito anche in tenute in quel di Montalcino.
Il territorio toscano vanta anche il 28% dei volumi di bottiglie vendute (seconda, anche in questo caso, solo al Piemonte, con il 55%) e spicca in particolare per il prezzo medio più elevato: 122 euro contro gli 89 euro dei fine wines piemontesi.
Da un punto di vista generale, il mercato delle aste del vino si mantiene stabile, con un totale di 261.465 bottiglie aggiudicate (+17,7%) nel 2024 e un valore complessivo che si aggira intorno ai 39,1 milioni di euro, commissioni d’acquisto incluse (+15% sul 2023). Per i vini venduti all’asta, il prezzo medio a bottiglia si attesta sui 149 euro, valore in leggera flessione (era 152 euro, -1,9%). A questi risultati si aggiungono anche 2,1 milioni di euro realizzati tramite la piattaforma Fine Spirits Auction, sito dedicato alle aste di distillati di prestigio e gestito in partenariato con la Maison du Whisky. I valori generali sono in leggero calo sul 2023. Lo scorso anno si è infatti caratterizzato per un prezzo medio per bottiglia passato da 152 a 149 euro (-1,9%) anche se le variazioni di prezzo risultano contrastanti da una regione all’altra.
Guarda la fotogallery:


