E’ scaduto il termine ultimo per la presentazione delle candidature per il cda del Consorzio del Brunello, uno dei soggetti di più importanti del territorio-distretto di Montalcino, che governa le azioni di tutela e di promozione del Brunello e di Montalcino. Il 25 aprile saranno comunicati poi i nominativi ufficiali da parte del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, dopo che la Commissione Elettorale avrà valutato se i candidati rispettano tutti i requisiti necessari per la candidatura in assemblea. Stando ai soliti rumors, sono 43 gli aspiranti membri al nuovo Consiglio d’Amministrazione, ed è un vero record come numero di candidature per il Consorzio, un numero mai segnato nella storia delle elezioni consortili di Montalcino; un aspetto molto importante, segno sicuramente di interesse, di rilancio e di importanza per un rilancio di un lavoro per il “bene comune” di un distretto come quello del Brunello e di Montalcino. L’assemblea generale è in programma il 14 maggio, la sera stessa sarà eletto il nuovo cda, che poi eleggerà, entro i primi di giugno, il nuovo presidente. L’attuale presidente, Fabrizio Bindocci, non è ricandidabile, da statuto, a presidente, ma può eventualmente, se votato dall’assemblea, essere eletto consigliere d’amministrazione (figura infatti nella lista dei candidati, vedere sotto). Ad oggi, tra i papabili alla presidenza, tra gli imprenditori in lizza, ci sono persone di comprovata esperienza, professionalità, conoscenza dei mercati e del territorio di Montalcino, anche se al momento è veramente troppo presto per far nomi, anche perchè tutto dipenderà dai consiglieri eletti che usciranno dalle urne. E’ solo in quel momento che si potranno fare delle previsioni più veritiere sul nome di chi condurrà il prossimo cda del Consorzio del Brunello di Montalcino.
Una presenza di candidati così importante, e di ottimo spessore, dimostra, in ogni caso, che c’è un rinnovato impegno verso un organo fondamentale per il governo dell’economia del Brunello e di Montalcino, un segno veramente di rinnovato interesse ed impegno per l’attività che manda avanti tutto il distretto. La qualità delle candidature sembra, infatti, andare verso un lavoro indirizzato per il bene comune del territorio, in una logica di apertura al futuro, ad una naturale sinergia tra imprenditori di cantine storiche, di realtà più giovani, e di aziende create da realtà di altri territori del vino o di altri mondi economici, guardando al futuro in una logica collaborativa, di squadra, di politiche comuni nell’interesse superiore del Brunello e anche del territorio di Montalcino. Le imprese di Montalcino stanno insomma cercando di mettere le loro migliori energie al servizio di un territorio che ne ha bisogno, perchè il futuro, anche di un grande e famoso territorio, si costruisce insieme, ed anche perchè il momento economico e geopolitico del mondo, dove vanno i 13 milioni di bottiglie di Brunello e le 5 milioni di Rosso, è in continuo addivenire, e servono visioni nuove, contemporanee e sorrette da esperienza, professionalità, autorevolezza, fatte di identità locale ma anche conoscenza internazionale di eventi, trend, politiche di marketing e di immagine, percorsi…Al di là, poi, di come andrà l’elezione, di fatto, tutte le candidature, ma soprattutto la squadra che si andrà a comporre, segnano una discontinuità con le ultime votazioni, dove c’erano state soltanto 15 candidature per 15 posti.
Un segnale politico-economico importante, bello, auspicabile e atteso, di apertura al lavoro per e nel territorio da parte di tanti imprenditori, molti dei quali, con le loro aziende, rappresentano dei veri ed autentici pezzi del made in Italy fatto a Montalcino. Professionisti che sono esperti dei mercati del mondo, e che hanno la capacità di collaborare, con mente aperta e propositiva. Per un sistema, quello del Brunello di Montalcino, che per il suo ulteriore sviluppo futuro, dovrà passare per un rafforzamento della filiera del valore, cercando sempre di più azioni sinergiche e di integrazione con il territorio, con l’obiettivo di lavorare per il bene comune del tessuto imprenditoriale e sociale di Montalcino, facendo veramente sistema, con un’attenzione particolare alla cura e all’accoglienza di enoappassionati e collezionisti, fondamentali per il successo del Brunello di Montalcino, ma anche lavorando per la valorizzazione della biodiversità del territorio di Montalcino, non solo sul piano vinicolo, dunque, ma anche sul piano agricolo più generale. Ed investendo di più nella tutela delle identità locali, e anche di chi vive e lavora quotidianamente a Montalcino, che vuol dire perseguire strade non di omologazione rispetto ad altri territori, incentivando un tessuto economico di attività con un offerta non solo, o non troppo, pensata per il solo turismo e legata esclusivamente al vino e alla ristorazione, ma differenziarsi sulla base delle caratteristiche uniche e peculiari che Montalcino ha in fatto di arte, storia, natura, tradizioni, magari coniugando tutto questo con modernità, rispetto, decoro, contemporaneità, innovazione, portando il “genius loci” del territorio nel futuro e nel mondo.
Focus - I candidati - secondo i rumors - di MontalcinoNews
Violante Gardini Cinelli Colombini (Donatella Cinelli Colombini)
Nicholas Ciacci (Mocali)
Maria Allegrini (Poggio San Polo)
Fabrizio Bindocci (Il Poggione)
Silvia Ghezzi (Camigliano)
Alex Bianchini (Ciacci Piccolomini d’Aragona)
Ermanno Morlacchetti (Castelgiocondo)
Filippo Bellini (Tenuta Buon Tempo)
Fabio Ratto (Antinori - Pian delle Vigne)
Amedeo Cencioni (La Capanna)
Riccardo Campinoti (Le Ragnaie)
Maurizio Bogoni (Tenute Ruffino)
Andrea Polidoro (Cupano)
Bernardino Sani (Argiano)
Stefano Capurso (Dievole - Alejandro Bulgheroni Family Vineyards)
Silvia Giani (Cantina di Montalcino)
Stefano Cinelli Colombini (Fattoria dei Barbi)
Alessandra Angelini (Caparzo)
Giampiero Bertolini (Greppo Biondi Santi)
Pier Giuseppe D’Alessandro (Poggio Antico)
Giancarlo Pacenti (Siro Pacenti)
Luca Fanti (La Palazzetta)
Fabian Schwarz (La Magia)
Cristina Mariani-May (Banfi)
Roberto Giannelli (San Filippo)
Matteo Marenda (Sesta di Sopra)
Giacomo Bartolommei (Caprili)
Mario Valgimigli (Poggio degli Ulivi)
Alessandro Brigidi (Casanuova delle Cerbaie)
Angelo Zannoni (La Fortuna)
Fabiano Ciacci (Il Valentiano)
Lorenzo Magnelli (Le Chiuse)
Luciano Ciolfi (Sanlorenzo)
Andrea Costanti (Costanti)
Giuseppe Di Gioia (Collemassari)
Fiamma Tassi (Tassi)
Andrea Cortonesi (Uccelliera)
Valeria Vittori (Molino di Sant’Antimo)
Adriano Rubegni (Podere La Vigna)
Nicola Giannetti (Tenuta Col d’Orcia)
Ferruccio Ricci (Capanne Ricci)
Giovanni Neri (Casanova di Neri)
Francesco Ripaccioli (Canalicchio di Sopra)