Iyad Bchir e Fatima Mabrouk, a pari merito, per le prime classi della sezione della scuola primaria; Leonardo Berisha per la sezione terza, quarta e quinta primaria; Sofia Grazi per la sezione dedicata alle scuole secondarie di primo grado; Pietro Mascato per la sezione degli istituti secondari di secondo grado; Martina Matteucci per il premio speciale “MontalcinoNews”, Maria Vittoria Tucci per il premio speciale “La Freccia”; Giulio Setteponti per il premio speciale “Mario Luzi”; Lorenzo Nannetti per il premio speciale “Alceste Angelini”: sono i primi classificati dell’edizione n. 34 del concorso di poesia “Il Vignolo”, istituito nel 1990 dal Quartiere Travaglio, appuntamento culturale storico per il territorio di Montalcino, che coinvolge bambini e ragazzi delle province di Siena e Grosseto, dalla prima elementare fino alla prima superiore.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 10 maggio nella Chiesa dell’Osservanza di Montalcino. Un’edizione molto partecipata, trascorsa con tanto entusiasmo da parte di tutti i partecipanti e i vincitori, dai più piccoli ai più grandi. Molto apprezzata anche l’opera scelta per la copertina del volume che racchiude tutte le poesie premiate.
La commissione giudicatrice è composta da Luca Lenzini, critico letterario e presidente della commissione, Franco Fortini, professore dell’Università di Siena, Chiara Cirillo, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, Marco Del Bigo, insegnante di scuola secondaria di primo grado, Mauro Guerrini, dirigente scolastico esperto di psicologia e pedagogia, Michelangelo Lorenzoni, vicepreside del Liceo Linguistico “Lambruschini”, Sabrina Machetti, docente e prorettrice dell’Università per Stranieri di Siena, Fausto Norrito, dirigente scolastico, Camilla Paccagnini, giornalista parlamentare, Irene Machetti, presidente del Quartiere Travaglio, Maria Sabrina Pirri, dirigente scolastico, Sandra Raggi, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Grosseto, Nadia Riguccini, dirigente dell’Istituto Superiore “Ricasoli”, Silvia Tegli, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Insieme”, Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino, e Maddalena Sanfilippo, assessore alla cultura di Montalcino.
Focus: le poesie premiate
Sezione A
Scuola Primaria
Classi prima e seconda
“Vorrei sognare”
Vorrei sognare pianeti,
vorrei sognare le stelle,
vorrei sognare l’arcobaleno,
vorrei sognare che crescerò.
Iyad Bchir, Classe prima B, Scuola Primaria di Montalcino Prima classificata ex-aequo
“La nonna in Tunisia”
La mia nonna
aspetta sempre
la mia nave,
quando arrivo
ci sono abbracci,
baci
e cose magiche.
(Fatima Mabrouk, Classe prima B, Scuola Primaria di Montalcino, Prima classificata ex-aequo)
“L’emozione”
Mi emoziona una città che non ho mai visto.
(Martina Rosini, Classe prima B, Scuola Primaria di Montalcino, Seconda classificata)
“Desideri”
Io mi diverto e gioco,
ma vorrei tanto cavalcare un cavallo.
Lo sogno
e vorrei già essere grande.
(Marta Benestare, Classe prima A, Scuola Primaria di San Quirico d’Orcia, Terza classificata)
Sezione B
Scuola Primaria
Classi terza, quarta e quinta
“Vorrei”
Vorrei essere accettato come sono
anche se non ho vestiti belli,
anche se non so giocare a calcio.
Un amico vero
non ti vuole per i tuoi vestiti,
non ti vuole per i tuoi piedi.
(Leonardo Berisha, Classe quinta A, Scuola Primaria di Montalcino, Prima classificata)
“Io leggo”
Leggo e sono una fata
leggo e sono un pirata
leggo e sono un’astronauta.
Leggo e sono quel che voglio
non solo ciò che è scritto su un foglio.
(Serena Amorini, Classe terza A, Scuola Primaria di Montalcino, Seconda classificata)
“Voglio e non voglio”
Non voglio litigare
non voglio mollare
non voglio pensare.
Voglio essere libera
voglio essere pazza
voglio essere me stessa.
(Jole Schwarz, Classe terza A, Scuola Primaria di Montalcino, Terza classificata)
Sezione C
Scuola Secondaria di primo grado
“La danza”
Il mio rifugio, come il guscio della tartaruga
i miei piedi, come leggere piume
che si alzano in volo.
Le mie braccia sono ali
catturano la felicità e rilasciano il dolore.
Quando tutto va storto, io ballo
e danzo nell’aria
come semi di un soffione di tarassaco
fino ad arrivare a toccare le stelle.
(Sofia Grizi, Classe seconda A, Scuola Secondaria di I grado di Buonconvento, Prima classificata)
“La pazienza”
La pazienza raccoglie le lacrime
le conserva in un barattolo
con su scritto “amore”.
(Esmira Abdouli, Classe prima A, Scuola Secondaria di I grado di Buonconvento, Seconda classificata)
“Compagno”
Infarini le mie emozioni
impasti le paure con il tuo amore
con pazienza attendi la mia crescita
dai una forma alla mia vita
mi fai sentire migliore.
(Alessandro Bandini, Classe terza B, Scuola Secondaria di I grado di Buonconvento, Terza classificata ex-aequo)
“Il fotovoltaico”
I pannelli solari
hanno un lavoro importante
anche se non credo
facciano una bella vita
sempre sotto al sole
hanno una vita piena di ansia
con la paura che un giorno
smetteranno di funzionare
ma in realtà
non hanno motivo
di preoccuparsi:
una volta smaltiti
vivranno una nuova vita
in altri tetti.
(Diego Tiberi, Classe prima A, Scuola Secondaria di I grado di San Quirico d’Orcia, Terza classificata ex-aequo)
Sezione D
Scuola Secondaria di secondo grado
“Oltre il buio”
C’è qualcosa oltre il buio, lo sento,
ma ogni volta che provo a guardare
mi tremano le gambe, il fiato si spezza,
e resto fermo.
Mi dicono vai, mi dicono cresci,
ma se oltre il confine ci fosse il vuoto
se il domani fosse un’ombra che inghiotte
e io fossi solo un granello di polvere?
Ho paura di ciò che non vedo,
di quello che non so nominare,
di un futuro che grida il mio nome
ma non mi dice con quale voce.
Eppure… eppure a volte mi chiedo:
e se dall’altra parte ci fosse luce
se il vuoto fosse pieno di sogni,
e il domani avesse il mio stesso battito?
Forse la paura è solo la porta.
(Pietro Moscato, Classe quinta A, Istituto Professionale Agrario “Ricasoli” di Montalcino, Prima classificata)
“Penso”
dunque sono sa troppo d’usato
sono dunque penso
mi pare azzardato
e non sempre può rivelare assenso
mentre il semplice penso
mi pare un compromesso adeguato
in quest’era bislacca
in cui l’accademico è disgraziato.
(Carlo Bocci, Classe prima C, Liceo Scientifico “A. Volta” di Colle Val d’Elsa, Seconda classificata)
“L’escavatore”
Sulla terra trema
il motore dell’escavatore,
in lontananza l’eco dei colpi della benna.
Una colonna di camion colmi di terra
s’avvicina,
dietro una scia di polvere dorata
che si dissolve nel cielo.
Poi il silenzio del motore,
la terra si assesta,
lì in attesa
di ciò che sorgerà.
(Alessandro Fregoli, Classe prima A, Istituto Professionale Agrario “Ricasoli” di Montalcino, Terza classificata ex-aequo)
“Notte a Piancastagnaio”
Nel paese dove abito
la notte è silenziosa,
mentre le luci si spengono
e gli occhi si chiudono
come fiori al tramonto del sole
il calpestio delle bestiole
fa vibrare le foglie increspate
dal vento.
Alzando lo sguardo rivolto
al cielo, una culla di stelle
mi inebria la mente come
il profumo di un bacio
quando accarezza
le gote di un bimbo.
(Andrea Veglia, Classe quinta A, Istituto Professionale Agrario “Ricasoli” di Montalcino, Terza classificata ex-aequo)
Premi speciali
Premio speciale “La freccia” In ricordo di Alfio e Vanna Vegni
“L’arco si tende”
la freccia vola
un colpo preciso
che il cuore consola.
Nel silenzio dell’aria
la tensione cresce
ogni miraggio
è un sogno che si accresce
tra forza e grazia.
L’arco è un ponte
fra mente e destino
ogni tiro un segno
ogni passo un cammino.
(Maria Vittoria Tucci, Classe seconda A, Scuola Secondaria di I grado di San Quirico d’Orcia)
Premio speciale “Montalcino News”
“La mia terra”
Montalcino, il vento parla di storie d’altri tempi,
i boschi e le vigne ti cullano dolcemente,
la fortezza fiera racconta le gesta di antichi soldati.
Tra le vie di pietra si sente il profumo del tuo vino,
rosso e persistente che rallegra gli animi dei viandanti.
(Martina Matteucci, Classe terza B, Scuola secondaria di I grado di Montalcino)
Premio speciale “Mario Luzi”
“Vivo alla ricerca di me”
tra le difficoltà del sono
e del vorrei.
Sopravvive la paura di non essere
uguale.
Vivo della mia fragile
essenza,
precario incedere tra vite normali.
Del mio appartenere a un mondo
diverso,
dove la rabbia genera forza.
Imito gli altri,
ma sarò me stesso.
(Giulio Settefonti, Classe seconda B, Liceo scientifico “A. Volta” di Colle Val d’Elsa)
Premio speciale “Alceste Angelini”
“Il tempo”
Infinite visioni offre il tempo,
scivola il tempo
a volte accelera
a volte cammina a passi lenti.
Il tempo è come il vento,
issa bene la tua vela
e affidati alle correnti.
(Lorenzo Nannetti, Classe terza B, Scuola Secondaria di I grado di San Quirico d’Orcia)
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