Ripercorrere la storia di un luogo sacro, tra i simboli di Montalcino, dedicato alla Protettrice della Città, andando a scavare in secoli lontani, attraverso un lavoro di consultazione di fonti antiche: è il tema di “Libro Stella dell’Opera della Madonna”, un volume scritto dallo storico Bruno Bonucci, che indaga sulle tappe della costruzione del Santuario di Maria Santissima del Soccorso di Montalcino, che sarà presentato il prossimo 16 maggio, alle ore 17.30. Con l’autore saranno presenti anche l’ex sindaco di Montalcino Mauro Guerrini, il professore Raffaele Giannetti e l’architetto Lavinia Antichi.
“Volevo capire quando questa Chiesa è stata costruita - afferma a MontalcinoNews.com Bruno Bonucci -, non era ben chiaro, per fortuna ho trovato tutta la documentazione precisa. Nel 1589 fu distrutta una cappella che era stata edificata nello stesso luogo tra il 1478 e il 1480. Nel 1593 iniziarono i lavori per la costruzione di una grande Chiesa, che è quella che vediamo oggi, e che andranno avanti fino al 1627, anno in cui viene completato l’altare maggiore. All’interno del mio volume riporto la trascrizione esatta del “Libro Stella” (che si chiama così per una delle litanie intonate in onore della Madonna del Soccorso), ovvero un registro di tutte le entrare e le uscite della gestione quotidiana del Santuario. E’ un archivio molto ricco, non ci avevo mai messo le mani, ma ci ho lavorato per qualche anno. Ogni anno cambiavano i deputati addetti alla stesura del registro, per cui cambiava anche lo stile della scrittura. E’ stata un’enorme fatica, ma sono soddisfatto. Alla fine del libro avanzo anche un’ipotesi sulla distruzione della vecchia Chiesa”.
Il nuovo volume di Bruno Bonucci, nella parte iniziale, contiene un’introduzione e una serie di sezioni finalizzate alla lettura e alla consultazione del manoscritto. Al centro c’è la trascrizione integrale del manoscritto, dopodiché ci sono altre indicazioni, tra i quali anche i soprannomi nei manovali che lavorarono alla costruzione della Chiesa. Nella parte finale ci sono le note e cinque appendici, con una descrizione dell’antica cappella.