Giacomo Bartolommei è il nuovo Presidente del Consorzio del Brunello, importante organo collegiale dei produttori di Montalcino. Come ampliamente previsto dalla Montalcinonews, è iniziata la sua presidenza, proprio adesso in questi minuti.
A minuti anche la nomina delle vicepresidenze e delle commissioni di lavoro (Promozione, la più importante, Amministrazione, Istituzioni, Tecnica) e la discussione sui programmi che poi prenderanno forma già dai prossimi giorni. Come pure le scadenze per eventi, più prossimi, ma anche futuri. Un cda che si è svolto in maniera cordiale, tranquilla, riflessiva, costruttiva.
La presidenza del giovane e stimato produttore a capo della piccola e storica Azienda Agricola Caprili (da sempre vicina alla più grande organizzazione agricola Coldiretti), Giacomo Bartolommei, è, dunque, iniziata, con il voto anche delle aziende più grandi, che da sempre trovano il loro riferimento in Unione Agricoltori di Siena e in Confagricoltura. Un importante obiettivo raggiunto dal lavoro fatto a Montalcino da Coldiretti, che mette tra i suoi risultati, un’altra presidenza importante di uno territori simboli dell’agricoltura italiana e dei simboli del made in Italy nel mondo, il Brunello appunto.
Il rinnovo dell’importante organo di governance del Brunello, che hanno portato alle urne quasi 200 produttori (85% di affluenza), ha creato qualche frattura che, in futuro, sarà magari ricomposta o comunque limitata, lavorando proprio su fatti concreti. Il momento economico mondiale, anche per un grande vino come il Brunello, impone, del resto, un sano pragmatismo ed una forte concretezza: un Consorzio che dovrà lavorare, sia localmente che a livello internazionale, ma soprattutto pensare e sviluppare forse progetti globali, moderni, contemporanei, nuovi, che vadano oltre le solite idee.
Al Consorzio del Brunello inizia, dunque, l’era Bartolommei, che è riuscito a concentrare sulla sua persona, il consenso della stragrande maggioranza delle cantine di Montalcino che poi alle elezioni ha ricevuto più voti in assoluto e che sulla presidenza ha aggregato subito consensi (stando anche al diniego, per la presidenza, che, fin da prima elezioni, ha sempre dato l’ottimo manager Bernardino Sani, a capo della Tenuta di Argiano, il più eletto nella categoria più importante dei imbottigliatori, impegnato moltissimo per lavoro in Italia e all’estero).