Una riedizione mossa dalla convinzione che le raccolte librarie, documentando gli interessi, i rapporti umani ed intellettuali, i legami con il contesto storico-culturale di chi le ha formate, e il loro studio, in rapporto a quello della personalità e dell’attività delle persone o degli enti a cui sono riconducibili, abbiano un valore sociologico inestimabile perchè forniscono un valido contributo per la conoscenza della storia delle istituzioni e della cultura locale. Ecco perché l’opera di Tullio Canali, è stata riportata alla luce, in una nuova e raffinata veste, con il titolo “Notizie istoriche della città di Montalcino in Toscana” e presentata, questo pomeriggio, nella splendida cornice della Chiesa di Sant’Agostino. Un percorso nella storia di Montalcino guidato dai professori Bruno Bonucci e Mario Ascheri - senior professor all’Università Roma Tre, specialista di storia delle istituzioni e della giustizia - che ha ricondotto tutti i presenti ai fasti antichi della città del Brunello. A promuovere l’iniziativa sono il Comitato di Tutela delle Feste Identitarie di Montalcino, in collaborazione con il Consorzio del Brunello e l’associazione ProLoco Montalcino, partendo dalla prima trascrizione dattiloscritta effettuata quaranta anni fa da don Antonio Brandi che oggi torna a nuova vita grazie ad Annibale Parisi - che da tempo lavora alla riedizione di opere di storia montalcinese (tra cui quelle di Domenico Cerratti o Luigi Santi) - che ha portato a termine l’edizione del ponderoso testo arricchito dalla consulenza grafica della figlia Giuditta. La pubblicazione dell’opera che mira ad arricchire la nostra conoscenza e la nostra coscienza civica di cittadini di Montalcino, avrà una tiratura di sole 220 copie, ma secondo i promotori è un grande successo perché, anche grazie agli acquirenti “en premier”, l’operazione non ha avuto alcun costo per l’amministrazione comunale e il ricavato dovrebbe essere destinato all’acquisto delle nuove monture per la rappresentanza comunale per i tornei di Sagra del Tordo e Apertura delle Cacce. Ma questo non è l’unico progetto che il Comitato di Tutela ha portato a compimento. Il percorso, iniziato nel 2012 quando videro la pubblicazione documenti presenti nell’Archivio storico di Montalcino, non fruibili ai cittadini, ha mostrato una sensibilità e un interesse da parte dei cittadini che ha permesso di andare ben al di là delle aspettative. Una iniziativa importante, che è stata capita e apprezzata dai cittadini, mossi magari proprio dalla volontà di salvaguardare il patrimonio storico-artistico del territorio, la vera risorsa di Montalcino che negli ultimi decenni è diventata famosa e apprezzata nel mondo forse non solo per il suo prodotto principe, il Brunello, ma anche per il contesto sociale ricco di storia, arte, tradizione e cultura.
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