Se ne è andato uno dei più grandi artisti contemporanei al mondo. Ci ha lasciati oggi all’età di 91 anni, nel Principato di Monaco, dove era ricoverato in un centro medico, Fernando Botero, pittore e scultore colombiano celebre soprattutto per le figure voluminose rappresentate nelle sue opere. Legatissimo all’Italia, in particolare alla Toscana (aveva una casa e uno studio a Pietrasanta), Botero aveva consolidato un rapporto anche con Montalcino. Come riporta Montalcinonews.com, infatti, nel 2002 concesse l’utilizzo di una sua opera, “Il ratto d’Europa”, per 9.000 bottiglie di Brunello di Montalcino 1997, l’annata migliore del Novecento. Pezzi unici da collezione venduti “en primeur” a scopo benefico, col ricavato che fu poi destinato in favore delle popolazioni colpite dal sisma che devastò l’Umbria e le Marche.
Le cantine di Montalcino misero a disposizione una parte del proprio vino e Botero firmò un’etichetta speciale a delle bottiglie davvero fuori dal comune, sia dal punto di vista oggettivo - per la qualità straordinaria dell’annata ‘97 e per l’etichetta di Botero (l’opera raffigurata faceva parte della collezione personale del pittore) - sia simbolico, poiché testimone di una concreta iniziativa di solidarietà che ha visto unirsi il mondo del vino di Montalcino e un grande esponente dell’arte internazionale.
“Mi avevano chiesto altre volte di prestare le opere per delle etichette – disse Botero in quell’occasione a WineNews – stavolta ho dato la disponibilità perché si trattava del Brunello di Montalcino, la Rolls Royce dei vini italiani. Mi fa grande piacere vedere una mia opera su una bottiglia di Brunello. Ho un buonissimo rapporto col vino, l’ho scoperto in Italia e non mi sono mai perso un giorno senza berlo”.