L’Oriente, per il vino europeo, è un mercato giovane ma sempre in evoluzione ed il Brunello di Montalcino si fa portavoce del Made in Italy enoico in Asia anche attraverso l’affascinante universo manga, il fumetto giapponese dalle caratteristiche originali e particolari. Per la prima volta nella storia dei manga il tema del vino appare nel 2004 nella serie a fumetti ad opera di Tadashi Agi e Shū Okimoto - gli stessi che, non a caso, nel 2009, firmarono la piastrella celebrativa che, ogni anno, il Consorzio di tutela fa realizzare a personaggi famosi, in occasione di Benvenuto Brunello - dal titolo “The Drops of God”. L’avvincente saga, dove il Brunello di Montalcino 2005 Poggio di Sotto tiene alta la bandiera dell’enologia italiana, racconta la storia di Shizuku Kanzakì. Figlio di un critico di vino, lavora in una compagnia di birra, è astemio e alla morte del padre (Yutaka) deve gareggiare con il fratello adottivo e forse figlio illegittimo (Issei) per l’assegnazione di un’eredità rappresentata da una collezione di vini stimata attorno ai 20 milioni di dollari. L’individuazione dei “12 apostoli”, alias 12 etichette, non è del tutto facile sia perché celata da indovinelli enologici sia perché Issei è un abile esperto di vino. Nel manga viene dato molto spazio all’enologia francese, ad alcune etichette americane (Opus One 2000 oppure Caymus Special Selection Cabernet Sauvignon 2000), a qualche rappresentante del nuovo mondo enoico (per esempio, il sudafricano Napier Red Medallion 2016), senza dimenticare una discreta pattuglia di vini italiani. Quali? Il Brunello di Montalcino 2005 di Poggio di Sotto, il Barolo Cannubi Boschis 2001 di Luciano Sandrone, il Barolo, sempre 2001, di Bruno Giacosa o il Rosso di Miani. Al di là delle tappe che avvicinano i due fratelli al traguardo finale, va sottolineato come il manga sia cosparso di descrizioni poetiche che poco hanno a che vedere con la competitività del degustatore seriale, ma che molto di più hanno a che spartire con la poetica legata al vino. Un modo nuovo, simpatico e divertente che apre orizzonti inediti al Brunello e al mondo del vino in generale, che appassiona e, oggi più che mai, riscuote successi e attenzione senza distinzioni di generi o età.