Un segnale importante quello lanciato ieri dal direttivo del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che, in sede di Consiglio di Amministrazione, ha approvato, con voto unanime, il progetto che vede la nascita di una Fondazione - espressione del Consorzio, ma che avrà una gestione autonoma e non sarà comunque chiusa a partecipazioni e contributi esterni - che avrà lo scopo di finanziare progetti di sviluppo territoriale.
Idea apprezzabile e strumento importante per Montalcino, ultimo meritevole segnale lanciato al territorio dal cda del Consorzio del Brunello che si avvia a concludere il proprio mandato e che, questo pomeriggio, sarà condiviso con produttori, coloro che poi saranno chiamati ad animare e finanziare la Fondazione stessa, nell’assemblea dei soci.
La Fondazione rappresenta la ciliegina sulla torta di un lavoro capillare - dopo la modifica dei disciplinari di produzione e gli importanti lavori per la nuova sede del Consorzio, nel complesso di Sant’Agostino, luogo simbolo di Montalcino, della sua storia e della sua cultura - che lascia, a chi subentrerà alla direzione dell’organizzazione per i prossimi 3 anni, le redini di un Consorzio in salute, capace di ideare ed evolversi e dal rinnovato interesse per un territorio, Montalcino, che ha dato molto ai produttori e a cui, oggi, i produttori sembrano essere pronti a restituire in termini di investimenti.
Compito di portare avanti i progetti avviati da questo cda - formato da Gianni Bernazzi (Bellaria), Mario Cuccia (Campogiovanni), Francesco Ripaccioli (Canalicchio di Sopra), Patrizio Cencioni (Capanna), Ermanno Morlacchetti (Castelgiocondo), Marcello Bucci (Collemattoni), Donatella Cinelli Colombini (Donatella Cinelli Colombini), Fabrizio Bindocci (Il Poggione), Francesco Mulinari (L’Aietta), Fabian Schwarz (La Magia), Carlo Arturo Lisini Baldi (Lisini), Andrea Machetti (Mastrojanni), Adriano Rubegni (Podere La Vigna), Emilia Nardi (Tenute Silvio Nardi), Bernardo Losappio (Villa Le Prata) - sarà, dunque, di chi uscirà vincente dalle urne che vedranno impegnati a votare, i produttori soci, martedì 31 maggio.
Nel frattempo, è iniziato il count-down per la presentazione delle candidature che, come da statuto, potranno essere presentate entro e non oltre il 15 maggio. Anche se c’è ancora da attendere le assemblee delle organizzazioni imprenditoriali (Confagricoltura, Coldiretti, Cia), previste per i prossimi giorni, rumors insistenti serpeggiano per le vie cittadine e tra i filari del Brunello. Se è vero che le candidature sono solo per la carica di consigliere, è altrettanto vero che, nella rosa dei candidati, c’è il nome del prossimo presidente e, in molti, accreditano come i “papabili”, anche se non c’è ancora nessuna conferma di candidatura, Francesco Marone Cinzano (Tenuta Col d’Orcia), Stefano Cinelli Colombini (Fattoria dei Barbi), Patrizio Cencioni (Capanna) o Andrea Machetti (dg Mastrojanni).
Le elezioni sono ancora abbastanza lontane, ma a Montalcino, è già iniziata quella “suspence” che, come prevedibile, si sviluppa dietro un appuntamento come quello della scelta del nuovo cda del Consorzio del Brunello, una tra le organizzazioni più importanti del territorio del Brunello. E, come spesso accade, si delineano anche “giochi” e “intese” più o meno allo scoperto tra le aziende, tra le associazioni di settore che rappresentano le varie cantine e tra i “ben informati” che hanno già iniziato a diffondere le proprie opinioni, tra fazioni che si formano e coalizioni che si vengono a delineare, tutte, comunque, con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare il Brunello e Montalcino.
dati a cura di 3BMeteo
11 maggio 2024 15:00