Grazie a 17 aziende di Montalcino (segnalate nella Top 150) - da Castello Banfi a Tenuta Greppo (Biondi Santi), da Caparzo ad Argiano, da Altesino a Col d’Orcia, da Pian delle Vigne (Marchesi Antinori) a Camigliano, da Pieve Santa Restituta (Gaja) a Casanova di Neri, da Ciacci Piccolomini d’Aragona a Castelgiocondo (Marchesi de’ Frescobaldi), da Tenute Silvio Nardi a Castiglion del Bosco, a Canalicchio di Sopra - il Brunello di Montalcino è il rosso italiano più presente nelle wine list dei ristoranti Usa. Lo rivela la “Top 150 Italian wines in American Restaurants”, la speciale classifica realizzata da “wine2wine”, business forum di Vinitaly (di scena il 13-14 novembre 2023, a Verona), in collaborazione con Somm.ai, il database americano più grande al mondo di liste di vini e liquori venduti on premise, che ha analizzato il posizionamento dei principali 150 vini tricolori nelle carte dei ristoranti a stelle e strisce. Il Brunello di Montalcino colleziona in tutto 12.228 referenze in carta e prezzi quasi tutti in tripla cifra; si va da un massimo di 1.213 dollari a un minimo di 90 dollari a bottiglia, secondo quanto osserva il Consorzio del Brunello. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato estero per la denominazione toscana con una quota del 30% delle vendite oltreconfine e una crescita tendenziale a valore a fine 2022 del 29% (fonte: Osservatorio prezzi Consorzio del vino Brunello di Montalcino).
dati a cura di 3BMeteo
24 settembre 2023